“Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”
Sabato 6, dalla Toscana Cgil, Cisl e Uil in piazza a Bologna, nell’ambito della mobilitazione nazionale, fatta da migliaia di assemblee e tre grandi manifestazioni
Cambiare le politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali del Paese e raggiungere risultati concreti su difesa dall’inflazione, fisco, occupazione, salute e sicurezza, previdenza, sistema sociosanitario pubblico, politiche di investimento.
Sono gli obiettivi che Cgil, Cisl e Uil nazionali si sono date lanciando a inizio aprile la mobilitazione unitaria, centrata su una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori, che sfocerà in tre manifestazioni interregionali a maggio: sabato 6 a Bologna, sabato 13 a Milano e sabato 20 a Napoli.
La Toscana parteciperà all’appuntamento del Centro Italia, a Bologna, sabato prossimo 6 maggio.
Dalla nostra regione partiranno a migliaia. In queste ore le strutture organizzative delle tre confederazioni regionali stanno finendo di raccogliere le adesioni per i pullman e i treni (anche un treno speciale), organizzati a livello regionale e dai territori. Ma ci sono anche altri che hanno scelto di utilizzare il treno o mezzi propri.
A Bologna dalla Toscana arriveranno delegati e delegate, rappresentanti sindacali, lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate. Ci saranno ovviamente i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil regionali, rispettivamente Rossano Rossi, Ciro Recce e Paolo Fantappiè, che ribadiscono le ragioni della mobilitazione: “Vogliamo coniugare il cambiamento del Paese e dell’Europa con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate sia in Italia che in Europa.”
“La manifestazione di sabato – spiega Ciro Recce – è parte di un percorso di informazione e sensibilizzazione unitario nei confronti dei cittadini sulle tante questioni importanti che sono sul tappeto e che vogliamo affrontare col governo: dal fisco alle pensioni, dalla sicurezza sul lavoro all’aumento dei salari, dalla sanità alla non autosufficienza. Vogliamo che su questi temi ci sia un confronto reale col governo, per dare risposte concrete ed efficaci alle persone. E finché non sarà così andremo avanti con la nostra mobilitazione”.
LA PIATTAFORMA
La mobilitazione intende sostenere le richieste unitarie avanzate da Cgil, Cisl e Uil e dalle categorie nei confronti del governo e del sistema delle imprese al fine di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali, e concreti risultati in materia di:
- Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati;
- Riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie;
- Potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario
- pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza;
- Un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione;
- Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato;
- Riforma del sistema previdenziale;
- Politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione.