Nodo AV di Firenze: il People Mover è la soluzione migliore o crea un nuovo imbuto ?
La Fit-Cisl evidenzia le criticità del progetto per collegare la nuova stazione Foster con Santa Maria Novella e avanza una soluzione alternativa. Sui tempi di realizzazione, il sindacato apprezza la posizione della Regione Toscana nei confronti delle FS, ma invita a individuare, al pari di altre grandi opere, un tecnico ad hoc, di fiducia della Regione, per verificare passo passo che gli impegni presi delle FS vengano mantenuti. Ecco il testo dell’intervento del segretario generale Fit-Cisl Toscana, Franco Fratini.
Fa piacere che le Ferrovie abbiano pubblicato un bando per 1,1 miliardi per individuare la società che dovrà realizzare la galleria e la nuova stazione AV Foster di Firenze.
Non è simpatico ricordarlo, ma la Fit aveva già denunciato, in tempi non sospetti, che la società di scopo di FSI, Infrarail Firenze, non era in grado di realizzare i lavori del sottoattraversamento, anche perché non titolare delle apposite licenze per questo specifico lavoro. Si è voluto credere alle rassicurazioni delle Ferrovie e si sono persi almeno ulteriori tre anni, fin quando, finalmente, le istituzioni toscane si sono accorte che le dichiarazioni di FSI, non solo portavano a perdite di tempo, ma rischiavano di mettere a rischio la realizzazione dell’opera. Bene quindi le forti prese di posizione del Presidente della Regione Toscana. Ora però non bisogna abbassare la guardia, perché nel nostro territorio sono tanti gli esempi in cui le Ferrovie non hanno rispettato gli impegni assunti, anche in presenza di bandi e assegnazioni.
Leggiamo anche delle preoccupazioni del sindaco Dario Nardella che dichiara “non c’è un euro sul People Mover”, riferito appunto al bando. Su questa soluzione trasportistica una riflessione è d’obbligo. La Fit-Cisl nutre seri dubbi che il People Mover sia il veicolo ottimale per collegare la nuova stazione Foster a Firenze SMN. La breve distanza da coprire (circa 1Km), gli altissimi costi di realizzazione e il rischio, anche solo parziale, che la costruzione di questa infrastruttura vanifichi il principio ispiratore di tutta l’opera (una maggiore recettività di FI SMN per i treni del trasporto regionale), impone a tutti una attenta e approfondita analisi, scevra da ogni preconcetto.
Infatti, la realizzazione del People Mover occuperebbe gli attuali binari 1 e 1A di Firenze SMN, riducendo la capacità e l’efficienza della stazione. Prima di svincolare questa infrastruttura a Ferrovie, è necessario effettuare uno studio, sia con l’attuale traffico treni, ma principalmente prevedendo anche il possibile e auspicato sviluppo del traffico pendolari. Bisogna capire la reale perdita in capacità ricettiva di FI SMN e, alla luce di questi dati, dei costi e del tragitto da percorrere, valutare se questa soluzione rappresenti l’ottimale o meno.
Non possiamo da una parte realizzare il tunnel AV per liberare i binari a favore dei treni regionali e dall’altra parte creare un nuovo imbuto sopprimendo due binari, e vanificando in parte i risultati che si otterranno con la realizzazione del tunnel AV.
La Fit-Cisl ritiene opportuno, vista anche la compresenza di altri vettori, come la fermata Redi della Tranvia T2, valutare anche altre soluzioni. La realizzazione un tunnel leggero, in sotterranea o di superfice, di poco meno di 1 Km, dalla stazione Foster fino a SMN, per trasportare i viaggiatori con tapis roulant (due da 400 metri ciascuno), dando anche l’idea di essere in una stazione unica, circondata da negozi e altri servizi per gli utenti, potrebbe essere un’altra soluzione. Il costo sarebbe certamente minore rispetto a quello del People Mover e non comprometterebbe la circolazione ferroviaria mantenendo inalterata la ricezione di Firenze SMN con tutti i suoi attuali binari.
Detto questo, visto che la Regione ha preso in seria considerazione la questione, e di ciò ne siamo contenti, perché le cose vadano nella direzione indicata e nei tempi previsti, è necessario che la stessa Regione, al pari di altre importanti opere, ponte Morandi a Genova o rigassificatore di Piombino, nomini un tecnico esperto e di propria fiducia, che giorno dopo giorno verifichi l’operato delle FSI, l’avanzamento dei lavori e che gli stessi siano realizzati a regola d’arte.
Dobbiamo fare tutto quanto necessario e indispensabile, ognuno per le sue competenze e responsabilità, perché Firenze e la Toscana non possono ancora permettersi che a gennaio 2023 le Ferrovie annuncino nuovi ritardi, rinviando l’inizio dei lavori a data da destinarsi o peggio ancora, fra sei mesi.