Caldo e cantieri: “La Regione agisca subito per tutelare i lavoratori più a rischio”
A chiederlo la segretaria generale del settore edile della Cisl Toscana, Simona Riccio: “Bisogna intervenire subito, come fatto per il settore agricolo. E alla luce dei mutamenti climatici vanno pensate risposte strutturali, non solo risposte emergenziali.”
“Bisogna intervenire subito, come già fatto per il settore agricolo, con una medesima ordinanza per il settore delle costruzioni, visto che le temperature elevate di questi giorni mettono a rischio i lavoratori più esposti, come quelli edili.” A dirlo è la segretaria generale Filca-Cisl Toscana, Simona Riccio.
“L’anno scorso, nei periodi più caldi, ci sono stati numerosi casi di malori nei cantieri – dice la segretaria del settore edile della Cisl – con un aumento degli incidenti. È per questo motivo che la Regione, come fatto per il lavoro agricolo e come già anticipato dal Governatore Giani nei giorni scorsi, non deve attendere oltre e provvedere subito ad emanare un’ordinanza per tutelare anche i lavoratori impegnati nei cantieri, perché la sicurezza, la salute e la dignità dei lavoratori devono continuare a rappresentare la priorità.”
“Giova ricordare – prosegue Riccio – che l’Inps dà la possibilità di bloccare i lavori nei cantieri e ricorrere alla Cassa integrazione quando la temperatura è pari a 35 gradi, o, se inferiore, ci sia un alto tasso di umidità. Come Filca riteniamo che la situazione climatica debba indurre ad agire in modo strutturato, sul lungo periodo. Le aziende troppo spesso sono restie a interrompere i lavori per il timore di non rispettare i tempi legali di esecuzione dei contratti: è fondamentale, di conseguenza, prevedere che con fenomeni climatici avversi ci sia lo slittamento delle previsioni contrattuali, sia per i lavori pubblici che per quelli privati.”
“Anche la progettazione sulle realizzazioni di opere da parte delle amministrazioni pubbliche – sottolinea la sindacalista- dovrà tenere conto delle nuove condizioni climatiche. Il Codice degli Appalti pubblici, con particolare riferimento agli articoli 120 e 121, dovrà essere strumento utile proprio per queste casistiche di temperatura estrema. Inoltre bisogna agevolare gli investimenti nei nuovi dispositivi adatti alle temperature più calde e adottare linee guida comportamentali per il riconoscimento dei rischi connessi.”
“L’adozione delle linee di indirizzo in tutte le lavorazioni all’aperto, emesse nei giorni scorsi dalla Regione Toscana per l’emergenza caldo, è fondamentale per la prevenzione del rischio da calore e da esposizione a radiazione solare, ma non sufficiente. Laddove le condizioni climatiche estreme non consentono le lavorazioni nei cantieri pubblici e privati, anche in presenza di particolari interventi di manutenzione stradale, è necessario intervenire con ordinanze di sospensione dell’attività nelle ore più calde.”
“Siamo consapevoli, tuttavia -conclude Riccio – che i cambiamenti climatici registrati scientificamente negli ultimi anni ci impongono di rendere strutturali le previsioni per gli stop lavorativi da temperatura o condizioni meteo estreme. Agire in un’ottica emergenziale, per quanto protegga giustamente nell’immediato, non può essere l’unica risposta nei confronti di mutamenti così importanti. La protezione della sicurezza degli individui passa da un lavoro di qualità e da uno sforzo comune di tutti, parti sociali ed istituzioni, per aumentare le tutele nei cantieri.”