Le lacrime di oggi sono gli arcobaleni di domani

Cisl e Cisl Pensionati della Toscana celebrano le donne con un pomeriggio musicale, giovedì 10 Marzo, nell’Auditorium di via Dei, a Firenze.

 “Le lacrime di oggi sono gli arcobaleni di domani”; è il titolo dell’incontro promosso da Cisl e Cisl Pensionati della Toscana in occasione della Giornata internazionale della donna. Giovedì 10 Marzo, alle ore 15,30, nell’auditorium della Cisl Toscana, a Firenze, si ritroveranno le donne della Cisl per un incontro a tema musicale, che vedrà il mini concerto de ‘Le signorine’.

“In questo difficile momento, dove agli effetti del Covid si è aggiunto il dramma della guerra in Ucraina, abbiamo scelto di accompagnare le nostre riflessioni sulla giornata internazionale della donna, con un momento di leggerezza insieme alle ‘Signorine’ e al loro mini concerto, che ci permetta di passare qualche ora senza pensare alle tante criticità che da domani dovremo tornare ad affrontare” dicono Rossella Tavolaro, coordinatrice donne Cisl Toscana e Rossella Bugiani, responsabile politiche di genere della Fnp, il sindacato pensionati Cisl della Toscana.

“Abbiamo negli occhi le immagini di una aggressione violenta che sta falcidiando donne e bambini, mentre assistiamo alla fuga di tante mamme che cercano di portare in salvo i loro figli. Lo slogan della nostra giornata “le lacrime di oggi sono gli arcobaleni di domani” vuole essere un messaggio di speranza anche per loro e per tutte le donne che, a seguito della pandemia, stanno attraversando momenti neri.”

“Un messaggio per coloro che hanno perso il lavoro (il 99% dei nuovi disoccupati sono donne); un messaggio per coloro che vivono una situazione di fragilità economica, pensiamo che, nel periodo della pandemia, sono state quasi 29.000 le persone in Toscana che hanno chiesto aiuto alla Caritas; un messaggio per le vittime di violenza, per quelle 3099 donne che nel 2020 si sono rivolte ai centri antiviolenza.”

“Dobbiamo essere pittori di questo arcobaleno – concludono Tavolare e Bugiani – con gli strumenti del nostro lavoro quotidiano. Con la presenza ai tavoli e con il confronto con le istituzioni a tutti i livelli dobbiamo invertire la rotta e fare in modo che le risorse del PNRR vengano destinate ad una effettiva strategia per la parità di genere. Occorrerà anche in maniera prioritaria fermare la strage di donne vittime di violenza, sradicando concetti culturali oppressivi e primitivi.”