Polizia municipale e provinciale, la Fp-Cisl scrive a Giani

Comandi in difficoltà, la Regione non decide e non finanzia. “Volete che la nostra sia l’ultima polizia locale d’Italia ?” Chiesto un incontro urgente al presidente della Toscana.

Mancata uniformità nelle divise e nei distintivi, ma anche nelle dotazioni di strumenti difensivi; rinuncia a finanziare i corsi di formazione per i nuovi agenti assunti; non rifinanziamento del ‘servizio prossimità’, che aveva consentito un aumento di personale; taglio delle risorse destinate alle polizie provinciali. Sono alcune delle problematiche che riguardano gli operatori delle polizie municipali e provinciali della Toscana denunciate dal reggente della Funzione Pubblica Cisl della Toscana Mauro Giuliattini e dal coordinatore regionale polizia locale della Fp Stefano Leporale. I due sindacalisti hanno inviato al presidente della Regione Eugenio Giani e a tutta la giunta toscana una lettera aperta, diffusa anche a tutti gli operatori delle polizie locali (4 mila nella nostra regione), per chiedere un incontro urgente, in cui chiarire “se questa giunta regionale ritiene che la polizia locale della Toscana deve essere considerata l’ultima polizia locale d’Italia.”

Giuliattini e Leporale denunciano in primo luogo i ritardi nella messa a punto del nuovo regolamento sulle “Norme in materia di polizia comunale e provinciale” relativo a uniformi, veicoli, strumenti e tessere di riconoscimento, di cui non c’è ancora traccia “dopo due anni in cui si sono svolte numerose riunioni”, con dispendio di tempo e impegno da parte delle organizzazioni sindacali nel confronto con i propri iscritti. Il regolamento, ricorda il sindacato, dovrebbe rendere omogenee in tutta la regione le divise della polizia locale, gli indumenti, le dotazioni e i segni distintivi del grado, per garantire immediatamente l’identificazione, disciplinando anche i presidi difensivi, ovvero gli strumenti di autotutela, dalle manette allo spray urticante, necessari per la sicurezza degli agenti stessi.

Per quel che riguarda la formazione, denuncia poi la Fp-Cisl, “la Regione, inaspettatamente, non ha più finanziato i corsi di prima formazione per i nuovi assunti nella polizia municipale e provinciale”, tanto che alcuni corsi già indetti a ottobre “sono stati sospesi, a pochi giorni dall’avvio, perché la Regione non ha finanziato la Scuola interregionale polizia locale.”

Giuliattini e Leporale chiedono poi che “la Regione provveda al rifinanziamento del ‘servizio prossimità’ prorogato e ora in scadenza” a inizio 2025. Il progetto infatti, promosso dalla Regione Toscana per migliorare i livelli di sicurezza delle città (ne hanno usufruito Viareggio, Pisa, Firenze, Massa, Prato, Livorno, Lucca, Pistoia, Grosseto, Arezzo, Campi Bisenzio, Pontedera, Sesto Fiorentino, Empoli, Piombino e altri 25 comuni di minori dimensioni), “permette, seppure a tempo determinato, di avere un aumento di personale della polizia locale, ormai sotto organico nella maggioranza dei comandi della regione.”

Infine la Fp-Cisl Toscana ricorda che “la Regione, in base della L.R.T. 70/2019 dovrebbe provvedere a finanziare le polizie provinciali” dopo che la riforma Delrio ha ridotto per esse risorse umane e finanziarie, e invece, nota il sindacato, “la Regione Toscana intende tagliare le risorse a tutte le polizie provinciali toscane” determinando come conseguenza “l’enorme difficoltà per i comandi di polizia provinciale che devono tutti i giorni adempiere a tutte le funzioni di polizia amministrativa delegate dalla Regione stessa”.